Ragade anale
Cosa è.
Quali sono i sintomi.

Come curarsi

Sintomi

La ragade anale è una lesione lineare dell’epitelio di rivestimento del canale anale che tende a cronicizzare. Coinvolge nella gran parte dei casi la parete posteriore dell’ano, dove la perfusione vascolare è ridotta. L’aumento del tono dello sfintere anale contribuisce all’insorgenza di questa patologia sia perché ostacola la circolazione sanguigna sia perché aumenta il traumatismo conseguente al passaggio delle feci.
Il sintomo caratteristico è il dolore alla defecazione, spesso di forte intensità. Il paziente tende a ritardare la defecazione proprio per impedire l’insorgenza del dolore, aggravando così il quadro clinico per la comparsa di stipsi con emissione di feci dure che intensificano il dolore stesso.

Terapia

In caso di ragade in fase acuta, di recente insorgenza la terapia è conservativa e prevede il contrasto della stipsi con l’uso di accorgimenti dietetici e lassativi e la riduzione del tono sfinteriale con farmaci miorilassanti.
Se la ragade è cronica, occorre ricorrere alla chirurgia. Il trattamento chirurgico consiste nella riduzione del tono dello sfintere anale tramite la sezione chirurgica di una porzione di muscolatura sfinteriale oppure mediante l’iniezione di sostanze chimiche al’interno dello sfintere anale stesso. La complicanza più temibile è l’incontinenza anale, che può essere sia transitoria che definitiva.

Ultimo aggiornamento: 10/03/2022